lunedì 29 dicembre 2014

Commissione Edilizia e Urbanistica sulle proposte per Piazza d'Armi

Commissione Istruttoria Edilizia, Urbanistica ed Antimafia su Piazza d'Armi di martedì 16 dicembre.

In seduta di commissione si è fatto il resoconto della presentazione dei progetti per P.za d'Armi di martedì 9 dicembre - conferenza alla presenza dei proponenti sulle ipotesi di progetto proposte e dei cittadini. In seguito abbiamo discusso per la preparazione di una sintesi condivisa in vista dell'incontro con l'assessore e la cittadinanza del 13 gennaio (ultima conferenza);

Dalla discussione il Presidente di commissione ha sintetizzato la seguente proposta di Delibera da portare ad approvazione in Consiglio di Zona:

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

OGGETTO: Documento di sintesi delle proposte ricevute sulla definizione della destinazione dell'area di piazza d'Armi

Si propone di deliberare in merito a quanto in oggetto secondo lo schema che segue.

Il Presidente del Consiglio di Zona 7
Fabrizio Tellini


IL CONSIGLIO DI ZONA 7

Premesso che:

• la Commissione n. 4 Edilizia Urbanistica e Antimafia, ha organizzato un breve ciclo di incontri-conferenza dal titolo "Un ritratto della piazza d'Armi di Milano per riflettere sul suo futuro", il cui scopo è stato quello di condividere una comprensione consapevole delle problematiche proprie dell'area in oggetto per avviare un futuro dibattito sul suo utilizzo coinvolgendo l'intera Città;

Valutato che: 

• riteniamo di aver assolto come Commissione Istruttoria l'intento di fornire al dibattito cittadino contributi di ricerca e idee progettuali sui temi attuali di trasformazione della città ed in particolare del nostro territorio;
• abbiamo operato nella direzione della partecipazione dei cittadini siano essiattori attivi o semplici spettatori di sviluppi futuri.
• l'accordo di programma che verrà redatto tra Comune e Ministero della Difesa risulterà essere un vincolo fondamentale per disegnare possibili scenari futuri così come lo è il Piano di Governo del Territorio.

Considerato che:

le 15 proposte ricevute con il coinvolgimento di associazioni e privati hanno spaziato in un campo d'azione molto ampio e con definizioni molto diverse e non omogenee delineando scenari vari ma legati da un riferimento forte: "la tutela del verde"

nel tentativo di fornire un contributo al lavoro del tavolo tra Comune di Milano, Ministero della Difesa ed Agenzia del Demanio per la valorizzazione e la razionalizzazione delle aree e degli immobili militari sottoponiamo un documento di sintesi di quanto emerso.

Atteso che:

si ravvisano i termini per dichiarare la presente proposta di deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti dell'art. 134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 al fine di poter consentire l'organizzazione delle conferenze nei tempi previsti;

Visti:

• l' art. 5 comma 1 lett. e) e 8 comma 6 del Regolamento del Decentramento Territoriale del Comune di Milano; 
• l'art. 15 del Regolamento del Consiglio di Zona 7;
• l'allegato parere di regolarità tecnica espresso dal Direttore di Settore ai sensi degli artt. 97 comma 7 dello Statuto del Comune di Milano e 9 comma 1 del Regolamento del Decentramento territoriale;

DELIBERA

• di sottoporre al Sindaco, alla giunta ed al Consiglio Comunale la sintesi della raccolta delle 15 proposte ricevute di seguito riportata:

Dalle proposte ricevute da associazioni e singoli cittadini, emerge in modo preciso la condivisione di uno dei principi basilari del programma di governo di questa amministrazione: "il contenimento del consumo del suolo", la cui importanza è stata sottolineata da tutti.
Quasi tutte le proposte che hanno messo al centro dell'interesse il verde lo hanno declinato come un luogo con un proprio livello di sostenibilità economicavivai, borghi agricoli, orti botanici, campi da golf fino a parchi d'avventura e campi di attività equestri e ippoterapia, in grado di automantenersi e di produrre un indotto economico di sostegno.

Le poche concessioni, per cosi dire alla costruzione, sono di carattere sociale con grande attenzione ai servizi alle persone ipotizzando anche modalità e esigenze originali, casa di prima accoglienza per genitori separati, villaggio per la solidarietà con domicili temporali per parenti di pazienti terminali, impianti per attività sportive collettive realizzati con tecniche ecocompatibili e di autosostenibilità.
Le istanze contenute nella raccolta di "Desideri e Fantasie dei cittadiniriteniamo debbano essere contenute in un progetto che non dimentichi le interazioni con la storia recente ed antica di Milano e con la città metropolitana nel suo insieme.

• data l'urgenza, di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000, n.267.


Da parte mia ho sollevato alcune considerazioni non trovandomi totalmente d'accordo con il testo di delibera proposto.

- Nel Considerato, alle ultime righe del primo paragrafo: "...legati da un riferimento forte: la tutela del verde"; ho chiesto di aggiungere "la riqualificazione" oltre alla tutela del verde.

- Nel Deliberato

In commissione nessuno aveva ricordato di riportare un aspetto rilevante che diversi progetti avevano toccato: "il recupero e la riqualificazione dei Magazzini di Baggio."
L'ho fatto notare chiedendo di aggiungerlo.
Così, alla precedente delibera, è stato aggiunto il seguente paragrafo:

Sui Magazzini Militari di Baggio l'indicazione prevalentemente espressa è di recupero e di riuso funzionale in coerenza ed a sostegno delle attività proposte nella piazza.

In larga maggioranza è stato deciso di citare solamente le proposte con i temi di progetto simili e più rilevanti, non citandone alcuni.

Viste le poche proposte che erano pervenute e alcune per certi versi simili, citarle tutte mi è sembrata una richiesta legittima che non inficiava la sintesi complessiva ed evitava delle esclusioni.
Ho fatto notare e richiesto le seguenti aggiunte nella sintesi delle proposte ricevute:
- Per la parte del verde:
"parco, bosco e cimitero per animali domestici." 

Contrariamente da quanto descritto nei progetti, il Presidente di commissione ha ritenuto le prime due proposte non sostenibili economicamente e l'ultima poco incidente.

- Per la parte relativa al sociale:
"ricovero e assistenza per animali domestici."

Anche questa proposta è stata giudicata poco incidente e quindi da non inserire nella sintesi.

Comunque, la Delibera è accompagnata da tutti i 15 progetti ricevuti allegati.

domenica 21 dicembre 2014

Sopralluogo alle discariche abusive in Quinto Romano

Venerdì 12 dicembre insieme all'attivista Matteo, al consigliere di Zona 7 Paolo Conconi, al consigliere regionale Eugenio Casalino, al vice presidente della Commissione Ambiente alla Camera Massimo De Rosa e al giornalista Michelangelo Bonessa, abbiamo fatto un sopralluogo delle varie discariche abusive presenti in Quinto Romano - Zona 7. 

La prima tappa è stata in Via privata Caio Mario, per la quale avevamo fatto la prima segnalazione al Nucleo Ambiente della Polizia Locale, per lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi (amianto e di vario genere) del 27 ottobre scorso. Abbiamo inoltre incontrato nuovamente il titolare della Ecometal, società alla quale era stata chiusa l'attività per errori tecnico burocratici che non avevano comunque dato origine a reati ambientali.


Le coperture eternit di amianto, smaltite illecitamente il giorno 27 ottobre, sono state rimosse insieme agli altri rifiuti, il 6 dicembre dopo i vari solleciti, telefonate, denunce e articolo su Milano Today: http://www.milanotoday.it/cronaca/rifiuti-amianto-via-caio-mario-quinto-romano.html
Sulla risoluzione del fatto, non ci ha convinto la decisione di far ricadere l'onere dello smaltimento ai proprietari della strada privata ad utilizzo pubblico, in cui erano state depositate da ignoti le suddette coperture e rifiuti di vario genere.

Sulla gestione illecita di rifiuti e la responsabilità di posizione la Corte di Cassazione, con sentenza 40528/2014, ha accolto il ricorso contro una condanna di un comproprietario di un fondo per gestione illecita di rifiuti (articolo 256, Dlgs 152/2006). In mancanza di elementi di diretta partecipazione o di un contributo materiale o morale, non è configurabile alcuna responsabilità "di posizione" a carico del proprietario dell'area in cui terzi hanno illecitamente stoccato dei rifiuti. La Cassazione ritiene opportuno ribadire il principio "secondo cui il proprietario di un terreno non risponde dei reati di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata, anche in caso di mancata attivazione per la rimozione dei rifiuti, a condizione che non compia atti di gestione o movimentazione dei rifiuti".

Fonte:


Nel caso che abbiamo seguito, si configura la stessa fattispecie su cui si è pronunciata la Cassazione.

La bonifica potrebbe avvenire a carico del Comune, nel caso in cui il privato ritenga di non accollarsela, secondo le opinabili previsioni della legge 152/2006, che impongono ad un privato che si vede un terreno invaso da rifiuti altrui di bonificarlo.


















venerdì 19 dicembre 2014

Commissione Expo: Variante della Via d'Acqua Sud, stralcio I

Lunedì 15 Dicembre, la Commissione Istruttoria Expo, Lavori Pubblici ed E.R.P. a termine, aveva all'ordine del giorno il parere relativo alla "Variante delle Vie d'Acqua, Stralcio 1" da rendere al Servizio Tecnico Urbanistica e Expo entro il 19 Dicembre.

Eravamo chiamati ad esprimere un parere solo su una piccola parte dello stralcio I relativa alla Zona 7, in pratica la pista ciclabile che attraverserà il quartiere di Figino. Ma durante la discussione su qualche slide proiettata tra testi e mappa, ho avuto modo di notare guardando dal mio pc, che lo stralcio I riguardante la nostra piccola parte della ciclabile, comprendeva una serie di altre opere sul territorio meno evidenziate ma indicate.


Durante la discussione animata, il PD aveva proposto una delibera a favore della variante dello stralcio I, anche condizionato a che si proseguisse con i lavori di completamento dello stralcio II, sulla fiducia senza nemmeno poter leggere i tanti documenti ricevuti a inizio seduta e poter approfondire...

Ho sollevato la questione della mancanza di tempi utili per poter esprimere un parere. Leggendo i documenti in quel poco di tempo (1 sola ora di Commissione) di discussione, mi sono accorto che nello stralcio c'era ben più di quanto dichiarato dall'assessore nella lettera accompagnatoria ai documenti tecnici. Per me era impossibile valutare in questo modo.


C'è stato un dibattito animato tra i consiglieri, alcuni dei quali del PD volevano votare a favore, ma alla fine il presidente di Commissione ha scelto di non andare in delibera. Anche lui ha convenuto con me che ricevere la richiesta di parere solo venerdì scorso, e non avere il tempo necessario per poter leggere e capire bene su cosa andavamo ad esprimere un parere, non aveva senso.

Avrei votato contro se avessero proposta la delibera a favore. A meno che, avessero accolto la proposta di delibera alternativa dei Verdi, dove si chiedeva, insieme al parere positivo per lo stralcio I, di rinunciare alla realizzazione dello stralcio II.
In parole povere, fermarsi con i lavori allo scarico delle acque provenienti dal sito di Expo nell'Olona, destinando la differenza delle risorse rimanenti agli interventi per il dissesto idrogeologico milanese. Così come espresso, nel mese di novembre, negli intenti del Commissario unico per Expo 2015, Sala, e dal Sindaco di Milano.

venerdì 21 novembre 2014

Piazza d'Armi e la sua ridestinazione

Piazza d'Armi è quella vasta area di circa 400.000 mq., in disuso da anni ma rinaturalizzata spontaneamente in parte a bosco e in parte a prati, dell'ex poligono militare della Caserma Santa Barbara di Piazzale Perrucchetti. Principale polveriera e deposito di materiale esplosivo di Milano sin dalla fine del 1800. 

Numerose sono le testimonianze e i dati rispetto agli usi degli stessi sin dagli anni venti. Aerodromo negli anni 20, Poligono militare e sede di esercitazioni di artiglieria dal 1933 al 1943, zona di lancio ed esplosione di centinaia di ordigni, proiettili, fino a luogo deputato all'esplosione delle bombe aeree inesplose della seconda guerra mondiale. Esami e carotaggi dei terreni sono indispensabili in quello spazio enorme, per evitare che come in molte zone della città, tali aree vengano riconsegnate alla cittadinanza ed edificate senza effettuare analisi dei terreni e le eventuali bonifiche.
È importante fugare ogni dubbio sullo stato di inquinamento degli edifici e dei terreni coinvolti dalla riqualificazione.

Il Comune di Milano avrebbe ricevuto  l'area in cessione gratuita dal Ministero della Difesa e dal Demanio, a fronte di un protocollo di intesa, riguardante una proposta di progetti per la ridestinazione dell'area, per la parte dei magazzini di Baggio e della ex Piazza ad esclusione della caserma. 
Terzo incontro dove saranno esposti i progetti pervenuti al Consiglio di Zona 7

Il Consiglio di Zona 7 ha aperto alla cittadinanza un concorso d'idee per la riprogettazione delle zone coinvolte. Le proposte dovranno pervenire presso il Consiglio di Zona entro il 28 novembre (vedi le immagini per maggiori dettagli e email).
L'eventuale riconversione di parte dell'area in edifici abitativi la trovo alquanto anacronistica, dove a Milano ci troviamo con migliaia di case sfitte. 4000 abitazioni Aler e 2800 comunali. Per non parlare di quelle private…

Abbiamo sicuramente bisogno di spazi verdi ma anche di avere una visione più in grande e ad ampio respiro, non solo per gli abitanti della zona ma per tutta la città, per il turismo e per la (agri)cultura. Elementi che dovrebbero essere considerati fondamentali per la valorizzazione dell'area.

Se nel protocollo d'intesa vi fosse stata la riqualificazione di tutta l'area militare di Via delle Forze Armate, compresa la caserma Santa Barbara e l'ospedale militare, si sarebbe potuto ragionare con una visione più complessiva, su cosa potrebbe diventare per la città quest'ampia area della nostra Zona 7.
Probabilmente, in un periodo così difficile, dove ormai la politica è ridotta a navigare a vista, anche per le scarse risorse rimaste, ci si accontenta di poter fare solo piccoli passi. Forse perché non sappiamo vedere oltre alla "casa" come investimento sul lungo periodo e per la città, non solo per se stessi ma per le prossime generazioni.

Presentazione dei progetti entro il 28 novembre

giovedì 20 novembre 2014

Aggiornamento sulla nuova linea metropolitana M5 in Zona 7

Aggiornamento sullo stato dei lavori della nuova linea metropolitana milanese M5 in Zona 7, durante la Commissione Istruttoria Nr 06 Mobilità, Ambiente e Parchi dell'ovest di Martedì 18 Novembre presso la Scuola Secondaria G. Negri, in Piazza Axum, 5. Presente l'Assessore alla Mobilità P. Maran.

Di seguito i 3 video della presentazione alla cittadinanza:





lunedì 17 novembre 2014

Milano, solo acqua "da bere": Dissesto idrogeologico vs Via d'Acqua sud

Milano, lunedì 17 novembre 2014

In seguito alle due esondazioni in quattro giorni del Seveso e Lambro.

Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, dichiara: 
"Per quanto riguarda le Vie d'Acqua penso che si debba valutare l'opportunità, eventualmente anche con interventi normativi, che parte dei fondi oggi destinati a questa opera possano essere utilizzati per interventi strutturali necessari a risolvere in via definitiva le criticità idrogeologiche"
"Si potrebbe quindi pensare a realizzare esclusivamente la parte delle Vie d'Acqua indispensabile per garantire la messa in sicurezza del sito di Expo 2015. Ho già sottoposto la questione al Sottosegretario Delrio e spero ci possa essere una decisione in tempi rapidi"



Ma ad anticipare il Sindaco nello stesso giorno di lunedì 17 e a mettere in dubbio la Via d'Acqua Sud, è il Commissario unico di Expo, Giuseppe Sala: "Expo deve portare un contributo al problema dell'esondazione, drammatico""Non posso dire - precisa poi - se si possa 'girare' gli investimenti per le Vie d'Acqua in investimenti per il territorio", perché gli investimenti "sono legati a un decreto del governo che li destina. Ma anche da cittadino credo che non si possa rimanere insensibili al tema".

Milano, giovedì 13 novembre 2014

Alla Conferenza di Servizi permanente (per l’approvazione dei progetti del sito d’impianto dell’esposizione universale del 2015 e dei manufatti inclusi nel dossier di registrazione del grande evento) di giovedì scorso, MM (Metropolitana Milanese, che ha realizzato il progetto delle Vie d'Acqua nord e sud) ha finalmente presentato ufficialmente, carte alla mano, le varianti al progetto originario della Via d'Acqua Sud

La differenza sostanziale, che non ci trova impreparati per le comunicazioni del Commissario unico per Expo 2015 Giuseppe Sala del maggio scorso e, ricevute su nostra interrogazione comunale solo a luglio, è che il canale non sarà più a cielo aperto al Parco Pertini e in alcuni tratti del Parco di Trenno (cosa che avevamo già appurato durante i lavori dei mesi scorsi), nel Parco delle Cave e al Bosco in Città hanno tenuto conto di alcune osservazioni del Centro di Forestazione Urbana (Italia Nostra, che presento un progetto iniziale meno impattante sull'area coinvolta) che gestisce le aree. 

La questione di fondo è che gli ingegneri di MM non hanno tenuto conto del comunicato del Commissario unico di Expo, Sala, relativo al "piano B" del 25 Febbraio 2014 in cui dichiarava:

"Nel nuovo disegno la realizzazione dovrebbe limitarsi ad una pura opera idraulica che non interessa i parchi della corona urbana Ovest di Milano, ma che sarà in grado comunque di garantire il flusso d'acqua verso la Darsena e di svolgere una funzione irrigua per il sistema agricolo milanese."


A questo punto ci domandiamo che pasticcio c'è dietro alle decisioni prese, che sembravano definitive e poi hanno subito un cambio di rotta, anche qui poco chiaro...
Ricordiamo che dietro all'appalto di 45 mln di euro, vinto dalla Maltauro SpA (consorziata con la società Tagliabue) con un ribasso sospetto del 23%, si è accertata la turbativa d'asta in seguito ai diversi indagati e mandati di arresto da parte degli inquirenti. 

I destinatari degli ordini di arresto per Expo 2015, sono stati Gianstefano Frigerio, 74 anni, nato a Cernusco sul Naviglio (già parlamentare ora Presidente del centro culturale "Tommaso Moro" e collaboratore dell'ufficio politico del PPE a Bruxelles); Sergio Cattozzo, 67 anni di Ceregnano (RO) (già segretario regionale UDC della Liguria); Luigi Grillo, 71 anni di Carrara (MS) (già Senatore della Repubblica); Primo Greganti, 70 anni di Jesi (AN) (faccendiere); Enrico Maltauro, 58 anni di Vicenza (Amministratore delegato della Giuseppe MALTAURO SpA di Vicenza); Angelo Paris, 47 anni di Seregno (MI) (Direttore generale divisione costruzioni e demolizioni di EXPO 2015 Spa); Antonio Giulio Rognoni, 53 anni di Milano (già amministratore delegato di Infrastrutture Lombarde, attualmente agli arresti domiciliari per altra vicenda giudiziaria). 

Infine, per il momento, il 14 Ottobre scorso sono stati arrestati l'imprenditore Domenico Maltauro, il cugino di Enrico, e ad Andrea Castellotti, manager della società Tagliabue e facility manager Padiglione Italia Expo 2015 Spa. Antonio Acerbo, 65 anni, direttore Construction del Padiglione Italia e commissario delegato di Expo 2015 per il progetto "Vie d'acqua".

Scoperchiata la cupola della nuova tangentopoli, il Commissario straordinario anticorruzione, Raffaele Cantone (presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione), si è riservato fino all'ultimo nel commissariare l'azienda costruttrice Maltauro e non ha ritenuto opportuno chiedere la revoca dell'appalto. La procedura di revoca poteva essere fatta in casi estremi, e in questo caso specifico riteniamo proprio che lo sia.

Il Comune di Milano, pur avendo una quota rilevante di Expo SpA e controllando in toto MM SpA, ha sempre fatto lo scarica barile sul Commissario unico per l'ultima parola sulle decisioni da prendere. Sono ormai relegati alla storia i numerosi confronti e incontri tra i comitati No Canal e No Via d'Acqua col mediatore di fiducia del Sindaco Pisapia, Confalonieri e l'assessora De Cesaris. Tanto tempo speso in parole e proposte al vento, tanto fumo e niente arrosto.
Quantomeno si è preso del tempo e si è dato un aiuto agli inquirenti a far luce sulla più "grande opera" accessoria del sito di Expo, inutile e costosa per i cittadini milanesi.

Sostanzialmente il progetto è molto simile ai disegni che ci fece vedere Confalonieri, tranne alcune integrazioni che si inseriscono nei progetti di sviluppo del Parco delle Cave sviluppate in collaborazione col CFU (Centro di Forestazione Urbana) Italia NostraEliminati alcuni tratti di ciclabili e i totem/fari.


La Via d'Acqua Sud è divisa in tre parti:

Stralcio 1 - dal sito al canale Olona è quello che vediamo presidiato giorno e notte dalle Forze dell'Ordine e finirà ad Aprile 2015;

Stralcio 2 fase 1 - dall'Olona al deviatore Olona definito di limitate dimensioni per non limitare la fruibilità dei parchi, consiste nell'interramento con tecnica microtunnel di tubi diametro 1800/2200 mm nei parchi Pertini e Trenno. Il tracciato è quello che conosciamo già tranne al Bosco in Città che è stato riallineato lungo il canale su suggerimento di Italia Nostra CFU. Termine dei lavori estate 2015.

Stralcio 2 fase 2 - dal deviatore Olona al Naviglio verrà eseguito post Expo sempre tenendo conto dei suggerimenti di Italia Nostra, come l'interramento di un tratto nel Parco delle Cave e la deviazione di parte dell'acqua sul fronte est del parco nei fontanili asciutti. 
Riprogettazione dello sbocco nel Naviglio per evitare il moto ondoso che disturba i natanti.
A partire da Dicembre di quest'anno inizierà il collaudo dell'anello attorno al sito di Expo e scaricheranno l'acqua nel torrente Guisa fino a Gennaio 2015, poi fino a Luglio nel fiume Olona.

Tutto questo con maggiori costi previsti per 5.180.000 di euro, come sempre, a carico di noi cittadini milanesi.

Grazie a Stefano Limido, portavoce di Zona 8, per il suo contributo in Conferenza di Servizi.

Cascina Linterno. Il rebus restauri

Corriere della Sera,
lunedi 17 novembre 2014

CASCINA LINTERNO. IL REBUS RESTAURI
di Franco Morganti

Sono partiti in questi giorni i lavori di risanamento conservativo alla Cascina Linteno, di cui ci siamo già occupati su queste colonne. Ne siamo felici. Il ritardo è dovuto a un intervento del TAR sollecitato da un costruttore escluso dalla gara e poi riabilitato. Purtroppo la felicità è durata poco. Infatti il CSA Petrarca, l'associazione che da tempo si batte per la valorizzazione dell'antica dimora petrarchesca, non consultato dal Comune di Milano appaltante, né invitato al gruppo di lavoro che affianca I'amministrazione, si è rivolto a un noto amministrativista quale I'avvocato Francesco Perli che ha provveduto a redigere due esposti: uno al ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini e un altro al presidente dall Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone.

L'idea di formulare esposti anziché ricorrere direttamente all'autorità giudiziaria rimarca lo spirito costruttivo dell'associazione. I lavori appaltati infatti ignorano I'esistenza di affreschi e del vincolo
monumentale della Soprintendenza. Ciò fin dalla concezione del progetto dei lavori, inserito fra le opere in preparazione di Expo 2015, forse per fruire delle semplificazioni amministrative applicate a questo eyento, ma del tutto improprie per un bene monumentale. La stessa cosa nella redazione della gara d'appalto, non rivolta soltanto ad imprese qualificate per intervenire su beni culturali. Poiché queste osservazioni erano già state rivolte all'amministrazione, questa rispose che aveva redatto un nuovo progetto. Agli atti questo non risulta, è cambiata solo la copertina dove si trova una data del 2014.

Il resto è invariato, compresa l'anomalia di un progetto del 2013 che dovrebbe tener conto delle osservazioni della Soprintendenza del 2014 relative agli affreschi.
Infine il prezzo dei lavori, per un milione e 118 mila euro, applicato a circa 300 metri quadrati, con un costo unitario di 3.700 euro, spropositato per un intervento conservativo. Di qui l'esposto anche a Raffaele Cantone. Se iI ministero non interverrà, gli affreschi di età petrarchesca saranno compromessi dalla realizzazione di servizi igienici e scale di servizio senza provvedimenti tecnici di conservazione. Non sarebbe il caso che il sindaco Giuliano Pisapia avocasse a sé l'intera questione, ridistribuendo la delega all'assessorato di competenza trattandosi di un bene culturale?
Non sembra in effetti un problema urbanistico, né di edilizia privata e la destinazione agricola della cascina appare francamente un minus rispetto alla sua importanza culturale.

© Corriere della Sera



sabato 1 novembre 2014

Persevera lo scarico abusivo di rifiuti e amianto in Via Caio Mario

Nella mattinata di giovedì scorso, abbiamo fatto intervenire la Polizia Locale del Nucleo Ambiente nella Via privata Caio Mario per l'ennesimo scarico abusivo di vecchie coperture in eternit, altri materiali inerti e di vario genere. 

Il sopralluogo dei Vigili è stato tempestivo delimitando l'area. Entro 48 ore dalla nostra segnalazione dovrebbe intervenire l'azienda addetta (a cui Amsa ha assegnati l'appalto) al recupero e al trattamento dei rifiuti pericolosi come l'amianto.

sabato 18 ottobre 2014

Un ritratto della Piazza d'Armi di Milano per riflettere sul suo futuro

Martedì 21 ottobre si terrà dalle ore 18:00 alle 20:00, alla sala dell'housing sociale di Via Cenni, in via Gabetti 15, la seconda conferenza sulle problematiche di Piazza d'Armi.

venerdì 17 ottobre 2014

Comunicato stampa. Adesione a Manifestazione antifascista antirazzista di Sabato 18 Ottobre 2014

Il Movimento 5 Stelle Lombardia e Milano aderisce e sostiene la Manifestazione antifascista antirazzista che si terrà sabato 18 ottobre 2014 a Milano.

Milano è città "Medaglia d'oro per la Resistenza" e i cittadini milanesi si sono sacrificati la libertà di tutti noi. Siamo riconoscenti verso quel sacrificio e dissentiamo pacificamente nei confronti delle camice nere e verdi che hanno organizzato una manifestazione antidemocratica a Milano.

Il M5S ripudia la violenza in tutte le sue forme non solo perché la nostra Repubblica è antifascista per Costituzione ma anche perché lo spirito 5 stelle è incompatibile con qualunque azione politica che abbia a fondamento la discriminazione e l'esclusione. Nessuno deve rimanere indietro.

I Consiglieri regionali M5S Lombardia
I Consiglieri M5S Milano



mercoledì 15 ottobre 2014

Analisi situazione attuale del Parco delle Cave e progetti futuri

La Commissione Mobilità, Ambiente e Parchi dell'ovest del 14 ottobre 2014, ha analizzato la situazione attuale del Parco delle Cave e dei progetti futuri con le Associazioni del Parco e con il Dott. Salvetat.

- Interviene il Presidente del Parco delle Cave, Salvetat. 

Avviate le attività e le procedure per il cantiere in Cascina Linterno. Iniziata la fase dei preparativi per la messa in sicurezza della cascina.

Rinnovo di filari di piante da parte di Ersaf ( Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste ) insieme al Comune di Milano, con la sponsorizzazione dell'Hotel di Savoia per la mano d'opera dell'intervento.

Riqulificato il campo da calcio di Via Eugenio Quarti. Lavoro di collaborazione tra Agriparco e Cooperativa Sociale di Via Quarti; prevede la posa delle porte tramite la cooperativa con i fondi Cariplo.

Questione nutrie.
Segnalazioni partite nel 2012 alla polizia provinciale, autorizzata ad intervenire sul problema. In assenza di riscontro nel maggio 2013 la polizia è stata nuovamente contattata.
Il fenomeno si è manifestato in modo preoccupate. Sollecitata nuovamente la polizia nell'estate scorsa. La polizia provinciale ha posato della trappole per il contenimento del numero.

Orti di Barocco.
Negli ultimi anni si sono aggiunti degli ortisti abusivi occupando delle aree a tappeto erboso. Altri hanno utilizzato aree ancora non smantellate. Le procedure di sgombero erano state sospese con l'intervento dell'assessorato nel 2012.
In modo precauzionale sono stati apposti i cartelli informando la cittadinanza dell'intenzione dell'amministrazione. In attesa di liberatoria e disposizioni per la procedura di sgombero e il recupero delle aree a parco.

Orti Oronella.
Saranno ricollocati in futuro in altre particelle ortive al di fuori del parco. I titolari dei contratti in essere saranno trasferiti sulle nuove particelle ortive.

Il Fontanile dei Frati potrà essere deviato nel Fontanile Giglio.
Interventi di manutenzione sul Fontanile Treterzi in corrispondenza dei manufatti idraulici.
Riqualificazione del fontanile con l'intervento da parte di Ersaf.

Potenziamento dell'illuminazione.
Preventivo di circa 30 mila euro per gli impianti di sicurezza per alcune sedi di Associazioni che sono state violate nei mesi scorsi.

Stanziati 350 mila euro in conto capitale. 250 destinati alla rimozione dei rifiuti e con il restante il ripristino del terreno e piantagioni in corrispondenza dell'area di incendio. Adeguamento dell'impianto di irrigazione degli orti.

Prossimi progetti (Expo).
Sviluppo dei temi di Expo riconfermando la pratica della fienagione, campi di fioriti misti e cereali, l'introduzione della coltivazione di frumento (panificabie) a titolo simbolico e didattico.


- Interviene il Dott. Anderloni del CFU Italia Nostra, sullo stato dei lavori in Cava Ongari Cerutti.

Il lavori sono proseguiti durante l'estate con lo sfalcio dell'ambrosia e la raccolta dei rifiuti nell'area boschiva.

All'inizio di Settembre si è proceduto con l'allontanamento delle persone che vivevano stabilmente in Cava, in particolare nella cabina elettrica. Un campetto abusivo in aree boschive con interventi di eliminazione dei rifiuti gettati tra i roveti.

E' previsto un piano di abbattimento delle alberature a rischio di caduta che sarà attuato nel periodo autunnale.

Recinzione continuamente monitorata e riparata con cartelli di divieto di accesso.

In futuro saranno verniciati cancelli e manutenzioni varie.

Dal mese di Novembre si propongono visite mensili per monitorare le attività in svolgimento.

Convenzione di Italia Nostra col Comune di Milano fino a un importo per 80 mila euro l'anno per 3 anni, erogati sulla rendicontazione.

Proposta del Presidente del Parco della Cave, per l'ingresso di Agriparco nelle attività di manutenzione dei manufatti e delle staccionate in legno, in particolare nell'area umida.

Area a giochi all'interno di Cava Aurora. La cartellonistica verrà mesa a punto per Expo con sostituzioni della cartellonistica didattica.

Sulla Via d'Acqua il Parco delle Cave sta dialogando con A2A sulle possibili 2 varianti prese in considerazione da Expo SpA. Le soluzioni prevedono delle migliorie a minor impatto ambientale sul lato est dove dovrebbe rimanere il tracciato come progetto esistente.
Il Presidente del parco presume che i lavori inizieranno nel 2015 per concludersi l'anno successivo.

venerdì 12 settembre 2014

Città Metropolitana: comunicato dei consiglieri di zona del MoVimento 5 Stelle di Milano

I consiglieri di zona di Milano del MoVimento 5 Stelle sollecitano l’amministrazione di questa città a mantenere le promesse elettorali. Si volevano aumentare le autonomie e la centralità delle zone, nei fatti la legge Delrio toglie poteri ai comuni con la creazione della città metropolitana, un organo di secondo livello e assolutamente non democratico, un consiglio metropolitano di nominati che si appresterà a stilare lo statuto di un consiglio metropolitano che toglierà ogni autonomia a tutti i comuni che ne fanno parte.

Sotto questa ottica è sbalorditivo constatare come i consigli di zona di Milano, che amministrano zone con una popolazione superiore a 150 mila abitanti, non abbiano avuto nessun ruolo.
Per noi consiglieri del MoVimento 5 Stelle è indispensabile che gli amministratori siano scelti dai cittadini, ma quello che ci chiediamo è che se già con la situazione attuale i consigli di zona sono raramente determinanti nelle scelte, lo saranno ancora meno con la nascita della città metropolitana?

Sottolineiamo la nostra contrarietà all’ente città metropolitana che nasce in modalità antidemocratica e anticostituzionale e auspichiamo che il lavoro di creazione delle municipalità, non sia finalizzato solo ad una inutile creazione di poltrone ma ad un aumento delle autonomie più vicine ai cittadini.

I consiglieri del MoVimento 5 Stelle di Milano


Riferimenti:

“...  sono di norma retti organi rappresentativi eletti dalla generalità dei cittadini: una scelta imposta o dalle proprie costituzioni o leggi organiche ovvero dalla ratifica della Carta Europea dell’Autonomia Locale, convenzione firmata a Strasburgo il 15 ottobre 1985, nell’ambito del Consiglio d’Europa, che prevede all’art. 3 l’elezione diretta degli organi delle autonomie locali, che rientrano nell’ambito di applicazione della convenzione.
La CEAL è entrata in vigore il 23 settembre 1987 è stata ratificata dall’Italia con L. 30 dicembre 1989, n. 439, senza riserve e l’Italia è stata uno dei pochi Stati, che l’ha recepita nella sua integralità. Ebbene con le modifiche costituzionali del 2001 gli obblighi internazionali sono vincolanti per il legislatore statale e ragionale ai sensi dell’art. 117, c. 12 Cost.: la legge 56/2014 se n’è dimenticata prevedendo come per le Province un’elezione di secondo grado.
…”

Fonte: http://www.arcipelagomilano.org/archives/34131

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