lunedì 17 novembre 2014

Milano, solo acqua "da bere": Dissesto idrogeologico vs Via d'Acqua sud

Milano, lunedì 17 novembre 2014

In seguito alle due esondazioni in quattro giorni del Seveso e Lambro.

Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano, dichiara: 
"Per quanto riguarda le Vie d'Acqua penso che si debba valutare l'opportunità, eventualmente anche con interventi normativi, che parte dei fondi oggi destinati a questa opera possano essere utilizzati per interventi strutturali necessari a risolvere in via definitiva le criticità idrogeologiche"
"Si potrebbe quindi pensare a realizzare esclusivamente la parte delle Vie d'Acqua indispensabile per garantire la messa in sicurezza del sito di Expo 2015. Ho già sottoposto la questione al Sottosegretario Delrio e spero ci possa essere una decisione in tempi rapidi"



Ma ad anticipare il Sindaco nello stesso giorno di lunedì 17 e a mettere in dubbio la Via d'Acqua Sud, è il Commissario unico di Expo, Giuseppe Sala: "Expo deve portare un contributo al problema dell'esondazione, drammatico""Non posso dire - precisa poi - se si possa 'girare' gli investimenti per le Vie d'Acqua in investimenti per il territorio", perché gli investimenti "sono legati a un decreto del governo che li destina. Ma anche da cittadino credo che non si possa rimanere insensibili al tema".

Milano, giovedì 13 novembre 2014

Alla Conferenza di Servizi permanente (per l’approvazione dei progetti del sito d’impianto dell’esposizione universale del 2015 e dei manufatti inclusi nel dossier di registrazione del grande evento) di giovedì scorso, MM (Metropolitana Milanese, che ha realizzato il progetto delle Vie d'Acqua nord e sud) ha finalmente presentato ufficialmente, carte alla mano, le varianti al progetto originario della Via d'Acqua Sud

La differenza sostanziale, che non ci trova impreparati per le comunicazioni del Commissario unico per Expo 2015 Giuseppe Sala del maggio scorso e, ricevute su nostra interrogazione comunale solo a luglio, è che il canale non sarà più a cielo aperto al Parco Pertini e in alcuni tratti del Parco di Trenno (cosa che avevamo già appurato durante i lavori dei mesi scorsi), nel Parco delle Cave e al Bosco in Città hanno tenuto conto di alcune osservazioni del Centro di Forestazione Urbana (Italia Nostra, che presento un progetto iniziale meno impattante sull'area coinvolta) che gestisce le aree. 

La questione di fondo è che gli ingegneri di MM non hanno tenuto conto del comunicato del Commissario unico di Expo, Sala, relativo al "piano B" del 25 Febbraio 2014 in cui dichiarava:

"Nel nuovo disegno la realizzazione dovrebbe limitarsi ad una pura opera idraulica che non interessa i parchi della corona urbana Ovest di Milano, ma che sarà in grado comunque di garantire il flusso d'acqua verso la Darsena e di svolgere una funzione irrigua per il sistema agricolo milanese."


A questo punto ci domandiamo che pasticcio c'è dietro alle decisioni prese, che sembravano definitive e poi hanno subito un cambio di rotta, anche qui poco chiaro...
Ricordiamo che dietro all'appalto di 45 mln di euro, vinto dalla Maltauro SpA (consorziata con la società Tagliabue) con un ribasso sospetto del 23%, si è accertata la turbativa d'asta in seguito ai diversi indagati e mandati di arresto da parte degli inquirenti. 

I destinatari degli ordini di arresto per Expo 2015, sono stati Gianstefano Frigerio, 74 anni, nato a Cernusco sul Naviglio (già parlamentare ora Presidente del centro culturale "Tommaso Moro" e collaboratore dell'ufficio politico del PPE a Bruxelles); Sergio Cattozzo, 67 anni di Ceregnano (RO) (già segretario regionale UDC della Liguria); Luigi Grillo, 71 anni di Carrara (MS) (già Senatore della Repubblica); Primo Greganti, 70 anni di Jesi (AN) (faccendiere); Enrico Maltauro, 58 anni di Vicenza (Amministratore delegato della Giuseppe MALTAURO SpA di Vicenza); Angelo Paris, 47 anni di Seregno (MI) (Direttore generale divisione costruzioni e demolizioni di EXPO 2015 Spa); Antonio Giulio Rognoni, 53 anni di Milano (già amministratore delegato di Infrastrutture Lombarde, attualmente agli arresti domiciliari per altra vicenda giudiziaria). 

Infine, per il momento, il 14 Ottobre scorso sono stati arrestati l'imprenditore Domenico Maltauro, il cugino di Enrico, e ad Andrea Castellotti, manager della società Tagliabue e facility manager Padiglione Italia Expo 2015 Spa. Antonio Acerbo, 65 anni, direttore Construction del Padiglione Italia e commissario delegato di Expo 2015 per il progetto "Vie d'acqua".

Scoperchiata la cupola della nuova tangentopoli, il Commissario straordinario anticorruzione, Raffaele Cantone (presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione), si è riservato fino all'ultimo nel commissariare l'azienda costruttrice Maltauro e non ha ritenuto opportuno chiedere la revoca dell'appalto. La procedura di revoca poteva essere fatta in casi estremi, e in questo caso specifico riteniamo proprio che lo sia.

Il Comune di Milano, pur avendo una quota rilevante di Expo SpA e controllando in toto MM SpA, ha sempre fatto lo scarica barile sul Commissario unico per l'ultima parola sulle decisioni da prendere. Sono ormai relegati alla storia i numerosi confronti e incontri tra i comitati No Canal e No Via d'Acqua col mediatore di fiducia del Sindaco Pisapia, Confalonieri e l'assessora De Cesaris. Tanto tempo speso in parole e proposte al vento, tanto fumo e niente arrosto.
Quantomeno si è preso del tempo e si è dato un aiuto agli inquirenti a far luce sulla più "grande opera" accessoria del sito di Expo, inutile e costosa per i cittadini milanesi.

Sostanzialmente il progetto è molto simile ai disegni che ci fece vedere Confalonieri, tranne alcune integrazioni che si inseriscono nei progetti di sviluppo del Parco delle Cave sviluppate in collaborazione col CFU (Centro di Forestazione Urbana) Italia NostraEliminati alcuni tratti di ciclabili e i totem/fari.


La Via d'Acqua Sud è divisa in tre parti:

Stralcio 1 - dal sito al canale Olona è quello che vediamo presidiato giorno e notte dalle Forze dell'Ordine e finirà ad Aprile 2015;

Stralcio 2 fase 1 - dall'Olona al deviatore Olona definito di limitate dimensioni per non limitare la fruibilità dei parchi, consiste nell'interramento con tecnica microtunnel di tubi diametro 1800/2200 mm nei parchi Pertini e Trenno. Il tracciato è quello che conosciamo già tranne al Bosco in Città che è stato riallineato lungo il canale su suggerimento di Italia Nostra CFU. Termine dei lavori estate 2015.

Stralcio 2 fase 2 - dal deviatore Olona al Naviglio verrà eseguito post Expo sempre tenendo conto dei suggerimenti di Italia Nostra, come l'interramento di un tratto nel Parco delle Cave e la deviazione di parte dell'acqua sul fronte est del parco nei fontanili asciutti. 
Riprogettazione dello sbocco nel Naviglio per evitare il moto ondoso che disturba i natanti.
A partire da Dicembre di quest'anno inizierà il collaudo dell'anello attorno al sito di Expo e scaricheranno l'acqua nel torrente Guisa fino a Gennaio 2015, poi fino a Luglio nel fiume Olona.

Tutto questo con maggiori costi previsti per 5.180.000 di euro, come sempre, a carico di noi cittadini milanesi.

Grazie a Stefano Limido, portavoce di Zona 8, per il suo contributo in Conferenza di Servizi.

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