lunedì 29 dicembre 2014

Commissione Edilizia e Urbanistica sulle proposte per Piazza d'Armi

Commissione Istruttoria Edilizia, Urbanistica ed Antimafia su Piazza d'Armi di martedì 16 dicembre.

In seduta di commissione si è fatto il resoconto della presentazione dei progetti per P.za d'Armi di martedì 9 dicembre - conferenza alla presenza dei proponenti sulle ipotesi di progetto proposte e dei cittadini. In seguito abbiamo discusso per la preparazione di una sintesi condivisa in vista dell'incontro con l'assessore e la cittadinanza del 13 gennaio (ultima conferenza);

Dalla discussione il Presidente di commissione ha sintetizzato la seguente proposta di Delibera da portare ad approvazione in Consiglio di Zona:

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE

OGGETTO: Documento di sintesi delle proposte ricevute sulla definizione della destinazione dell'area di piazza d'Armi

Si propone di deliberare in merito a quanto in oggetto secondo lo schema che segue.

Il Presidente del Consiglio di Zona 7
Fabrizio Tellini


IL CONSIGLIO DI ZONA 7

Premesso che:

• la Commissione n. 4 Edilizia Urbanistica e Antimafia, ha organizzato un breve ciclo di incontri-conferenza dal titolo "Un ritratto della piazza d'Armi di Milano per riflettere sul suo futuro", il cui scopo è stato quello di condividere una comprensione consapevole delle problematiche proprie dell'area in oggetto per avviare un futuro dibattito sul suo utilizzo coinvolgendo l'intera Città;

Valutato che: 

• riteniamo di aver assolto come Commissione Istruttoria l'intento di fornire al dibattito cittadino contributi di ricerca e idee progettuali sui temi attuali di trasformazione della città ed in particolare del nostro territorio;
• abbiamo operato nella direzione della partecipazione dei cittadini siano essiattori attivi o semplici spettatori di sviluppi futuri.
• l'accordo di programma che verrà redatto tra Comune e Ministero della Difesa risulterà essere un vincolo fondamentale per disegnare possibili scenari futuri così come lo è il Piano di Governo del Territorio.

Considerato che:

le 15 proposte ricevute con il coinvolgimento di associazioni e privati hanno spaziato in un campo d'azione molto ampio e con definizioni molto diverse e non omogenee delineando scenari vari ma legati da un riferimento forte: "la tutela del verde"

nel tentativo di fornire un contributo al lavoro del tavolo tra Comune di Milano, Ministero della Difesa ed Agenzia del Demanio per la valorizzazione e la razionalizzazione delle aree e degli immobili militari sottoponiamo un documento di sintesi di quanto emerso.

Atteso che:

si ravvisano i termini per dichiarare la presente proposta di deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi e per gli effetti dell'art. 134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 al fine di poter consentire l'organizzazione delle conferenze nei tempi previsti;

Visti:

• l' art. 5 comma 1 lett. e) e 8 comma 6 del Regolamento del Decentramento Territoriale del Comune di Milano; 
• l'art. 15 del Regolamento del Consiglio di Zona 7;
• l'allegato parere di regolarità tecnica espresso dal Direttore di Settore ai sensi degli artt. 97 comma 7 dello Statuto del Comune di Milano e 9 comma 1 del Regolamento del Decentramento territoriale;

DELIBERA

• di sottoporre al Sindaco, alla giunta ed al Consiglio Comunale la sintesi della raccolta delle 15 proposte ricevute di seguito riportata:

Dalle proposte ricevute da associazioni e singoli cittadini, emerge in modo preciso la condivisione di uno dei principi basilari del programma di governo di questa amministrazione: "il contenimento del consumo del suolo", la cui importanza è stata sottolineata da tutti.
Quasi tutte le proposte che hanno messo al centro dell'interesse il verde lo hanno declinato come un luogo con un proprio livello di sostenibilità economicavivai, borghi agricoli, orti botanici, campi da golf fino a parchi d'avventura e campi di attività equestri e ippoterapia, in grado di automantenersi e di produrre un indotto economico di sostegno.

Le poche concessioni, per cosi dire alla costruzione, sono di carattere sociale con grande attenzione ai servizi alle persone ipotizzando anche modalità e esigenze originali, casa di prima accoglienza per genitori separati, villaggio per la solidarietà con domicili temporali per parenti di pazienti terminali, impianti per attività sportive collettive realizzati con tecniche ecocompatibili e di autosostenibilità.
Le istanze contenute nella raccolta di "Desideri e Fantasie dei cittadiniriteniamo debbano essere contenute in un progetto che non dimentichi le interazioni con la storia recente ed antica di Milano e con la città metropolitana nel suo insieme.

• data l'urgenza, di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, 4° comma del D.Lgs. 18 agosto 2000, n.267.


Da parte mia ho sollevato alcune considerazioni non trovandomi totalmente d'accordo con il testo di delibera proposto.

- Nel Considerato, alle ultime righe del primo paragrafo: "...legati da un riferimento forte: la tutela del verde"; ho chiesto di aggiungere "la riqualificazione" oltre alla tutela del verde.

- Nel Deliberato

In commissione nessuno aveva ricordato di riportare un aspetto rilevante che diversi progetti avevano toccato: "il recupero e la riqualificazione dei Magazzini di Baggio."
L'ho fatto notare chiedendo di aggiungerlo.
Così, alla precedente delibera, è stato aggiunto il seguente paragrafo:

Sui Magazzini Militari di Baggio l'indicazione prevalentemente espressa è di recupero e di riuso funzionale in coerenza ed a sostegno delle attività proposte nella piazza.

In larga maggioranza è stato deciso di citare solamente le proposte con i temi di progetto simili e più rilevanti, non citandone alcuni.

Viste le poche proposte che erano pervenute e alcune per certi versi simili, citarle tutte mi è sembrata una richiesta legittima che non inficiava la sintesi complessiva ed evitava delle esclusioni.
Ho fatto notare e richiesto le seguenti aggiunte nella sintesi delle proposte ricevute:
- Per la parte del verde:
"parco, bosco e cimitero per animali domestici." 

Contrariamente da quanto descritto nei progetti, il Presidente di commissione ha ritenuto le prime due proposte non sostenibili economicamente e l'ultima poco incidente.

- Per la parte relativa al sociale:
"ricovero e assistenza per animali domestici."

Anche questa proposta è stata giudicata poco incidente e quindi da non inserire nella sintesi.

Comunque, la Delibera è accompagnata da tutti i 15 progetti ricevuti allegati.

domenica 21 dicembre 2014

Sopralluogo alle discariche abusive in Quinto Romano

Venerdì 12 dicembre insieme all'attivista Matteo, al consigliere di Zona 7 Paolo Conconi, al consigliere regionale Eugenio Casalino, al vice presidente della Commissione Ambiente alla Camera Massimo De Rosa e al giornalista Michelangelo Bonessa, abbiamo fatto un sopralluogo delle varie discariche abusive presenti in Quinto Romano - Zona 7. 

La prima tappa è stata in Via privata Caio Mario, per la quale avevamo fatto la prima segnalazione al Nucleo Ambiente della Polizia Locale, per lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi (amianto e di vario genere) del 27 ottobre scorso. Abbiamo inoltre incontrato nuovamente il titolare della Ecometal, società alla quale era stata chiusa l'attività per errori tecnico burocratici che non avevano comunque dato origine a reati ambientali.


Le coperture eternit di amianto, smaltite illecitamente il giorno 27 ottobre, sono state rimosse insieme agli altri rifiuti, il 6 dicembre dopo i vari solleciti, telefonate, denunce e articolo su Milano Today: http://www.milanotoday.it/cronaca/rifiuti-amianto-via-caio-mario-quinto-romano.html
Sulla risoluzione del fatto, non ci ha convinto la decisione di far ricadere l'onere dello smaltimento ai proprietari della strada privata ad utilizzo pubblico, in cui erano state depositate da ignoti le suddette coperture e rifiuti di vario genere.

Sulla gestione illecita di rifiuti e la responsabilità di posizione la Corte di Cassazione, con sentenza 40528/2014, ha accolto il ricorso contro una condanna di un comproprietario di un fondo per gestione illecita di rifiuti (articolo 256, Dlgs 152/2006). In mancanza di elementi di diretta partecipazione o di un contributo materiale o morale, non è configurabile alcuna responsabilità "di posizione" a carico del proprietario dell'area in cui terzi hanno illecitamente stoccato dei rifiuti. La Cassazione ritiene opportuno ribadire il principio "secondo cui il proprietario di un terreno non risponde dei reati di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata, anche in caso di mancata attivazione per la rimozione dei rifiuti, a condizione che non compia atti di gestione o movimentazione dei rifiuti".

Fonte:


Nel caso che abbiamo seguito, si configura la stessa fattispecie su cui si è pronunciata la Cassazione.

La bonifica potrebbe avvenire a carico del Comune, nel caso in cui il privato ritenga di non accollarsela, secondo le opinabili previsioni della legge 152/2006, che impongono ad un privato che si vede un terreno invaso da rifiuti altrui di bonificarlo.


















venerdì 19 dicembre 2014

Commissione Expo: Variante della Via d'Acqua Sud, stralcio I

Lunedì 15 Dicembre, la Commissione Istruttoria Expo, Lavori Pubblici ed E.R.P. a termine, aveva all'ordine del giorno il parere relativo alla "Variante delle Vie d'Acqua, Stralcio 1" da rendere al Servizio Tecnico Urbanistica e Expo entro il 19 Dicembre.

Eravamo chiamati ad esprimere un parere solo su una piccola parte dello stralcio I relativa alla Zona 7, in pratica la pista ciclabile che attraverserà il quartiere di Figino. Ma durante la discussione su qualche slide proiettata tra testi e mappa, ho avuto modo di notare guardando dal mio pc, che lo stralcio I riguardante la nostra piccola parte della ciclabile, comprendeva una serie di altre opere sul territorio meno evidenziate ma indicate.


Durante la discussione animata, il PD aveva proposto una delibera a favore della variante dello stralcio I, anche condizionato a che si proseguisse con i lavori di completamento dello stralcio II, sulla fiducia senza nemmeno poter leggere i tanti documenti ricevuti a inizio seduta e poter approfondire...

Ho sollevato la questione della mancanza di tempi utili per poter esprimere un parere. Leggendo i documenti in quel poco di tempo (1 sola ora di Commissione) di discussione, mi sono accorto che nello stralcio c'era ben più di quanto dichiarato dall'assessore nella lettera accompagnatoria ai documenti tecnici. Per me era impossibile valutare in questo modo.


C'è stato un dibattito animato tra i consiglieri, alcuni dei quali del PD volevano votare a favore, ma alla fine il presidente di Commissione ha scelto di non andare in delibera. Anche lui ha convenuto con me che ricevere la richiesta di parere solo venerdì scorso, e non avere il tempo necessario per poter leggere e capire bene su cosa andavamo ad esprimere un parere, non aveva senso.

Avrei votato contro se avessero proposta la delibera a favore. A meno che, avessero accolto la proposta di delibera alternativa dei Verdi, dove si chiedeva, insieme al parere positivo per lo stralcio I, di rinunciare alla realizzazione dello stralcio II.
In parole povere, fermarsi con i lavori allo scarico delle acque provenienti dal sito di Expo nell'Olona, destinando la differenza delle risorse rimanenti agli interventi per il dissesto idrogeologico milanese. Così come espresso, nel mese di novembre, negli intenti del Commissario unico per Expo 2015, Sala, e dal Sindaco di Milano.

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