mercoledì 18 marzo 2015

PUMS: Piano Urbano della Mobilità Sostenibile a Milano

Commissione Istruttoria Mobilità, Ambiente e Parchi dell'ovest del 17 marzo 2015.

All'ordine del giorno la presentazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e la ricezione delle eventuali indicazioni dalla cittadinanza.
Presente l'Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia, Pierfrancesco Maran.

Lavoro iniziato nell'autunno del 2013, sarà a disposizione per 60 giorni durante i quali chiunque può prenderne visione e presentare le proprie osservazioni sulla procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Allo scadere dei 60 giorni il PUMS verrà adottato in Consiglio Comunale con le eventuali modifiche apportate.

Milano, 20  febbraio 2015 -  L'assessore  alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco  Maran ha illustrato  alla  Giunta  il Piano della Mobilità Sostenibile  (PUMS).  Il  documento è  frutto di un approfondito confronto aperto  con  la  città e con gli enti coinvolti avviato nel 2013 ed è stato redatto sotto la supervisione di  un Comitato Scientifico. Il piano è destinato a ridisegnare la mobilità di Milano nei prossimi 10 anni e ridefinisce i confini  della  Città  metropolitana, andando a servire e collegare ampie zone extraurbane.
"Abbiamo di fronte a noi una grande sfida: riuscire a garantire dei servizi ancora più efficienti e sostenibili ad un maggior numero di persone – ha dichiarato l'assessore Maran -. Oggi Milano è già un punto di riferimento a livello  internazionale per le politiche di mobilità, ma la nascita della Città metropolitana ha ridefinito i confini comunali,  rendendo indispensabile una rimodulazione dei servizi in base alle reali esigenze di chi ogni giorno vive e transita a Milano. Il Piano va proprio in questa direzione, aumentando i servizi nelle periferie e verso la Città metropolitana".
"Il Piano – prosegue Maran – non è una scatola chiusa, ma può essere ancora arricchito grazie al contributo che le associazioni di categoria, comitati, cittadini e consiglieri comunali vorranno apportare nei prossimi 60 giorni".
Dopo la delibera di presa d'atto della Giunta, infatti, la prossima settimana il documento, insieme al rapporto  ambientale e alla sintesi tecnica, verrà messo a disposizione per 60 giorni presso gli uffici del Settore Pianificazione e Programmazione Mobilità e del Settore Politiche Ambientali ed Energetiche e pubblicato sul sito del Comune di Milano e di Regione Lombardia, in modo che chiunque possa prenderne visione e presentare le proprie osservazioni sulla procedura di VAS. Allo scadere dei 60 giorni il PUMS verrà adottato in Consiglio Comunale con le eventuali modifiche apportate. Il Piano verrà nuovamente messo a disposizione per altri 60 giorni per le osservazioni sui contenuti, per poi essere approvato definitivamente dal Consiglio Comunale.
A livello di trasporto urbano, il piano prevede il potenziamento della rete con il  prolungamento di alcune le linee metropolitane oltre i confini comunali, in  particolare: la M2 da Cologno Nord a Brugherio e da  Assago  a Rozzano,  la M3 da San Donato a San Donato est, la M5  da San Siro a Settimo e la M4 da San Cristoforo a Corsico  –  Buccinasco. A questo si aggiunge la progettazione di una sesta linea, lungo la connessione radiale Nord-Ovest, Sud-Est, con servizio sugli assi Certosa/Sempione e Tibaldi/Quaranta. Il documento prevede inoltre la modernizzazione  della  M2, con il rinnovo del materiale rotabile, l'impermeabilizzazione delle gallerie e il restyling delle stazioni.
Ovviamente  sul reperimento delle risorse, che per questi investimenti sono sempre stati in larga parte statali, il piano non ha titolo per entrare nel merito. Tuttavia  per  la  prima  volta  negli  strumenti di piano vi è un allegato  dettagliato che analizza l'utilità  marginale di ogni singolo investimento e che potrà aiutare Comune di Milano, Città Metropolitana, Regione e Governo a definire costi benefici di ogni investimento per orientare  le scelte e l'allocazione delle risorse disponibili nei prossimi anni.
Alcune delle attuali linee tranviarie vedranno inoltre allungare il loro percorso e si trasformeranno nelle cosiddette Linee T, linee di forza più veloci e complementari alla rete delle metropolitane.
Il  Piano considera poi di istituire sistemi rapidi su gomma per collegare la  città ad alcune importanti direttrici ad oggi non ancora servite: Arese - Lainate, Vimercate, Segrate – Pioltello, Paullo, Binasco e del Cusago.
Per quanto riguarda l'offerta di parcheggi, il  PUMS ne prevede la realizzazione in funzione dei prolungamenti delle linee metropolitane a Monza Bettola, lungo la direttrice di via Novara, San Donato Est, Corsico- Buccinasco e Lambrate. Il PUMS indica inoltre la necessità che i parcheggi vengano realizzati lungo le direttrici ferroviarie dell'hinterland, intercettando l'utenza quanto più possibile in prossimità dell'origine del viaggio.
Si ritiene di  mantenere Area C, fino alla realizzazione di M4, ai suoi attuali confini alla Cerchia dei Bastioni. Il Piano individua come azione prioritaria  la realizzazione di una Low Emission Zone posta in prossimità del confine comunale ma all'interno della cerchia delle tangenziali. Uno strumento che prevede  l'installazione di varchi elettronici in grado di controllare  in  maniera automatica il rispetto delle regole adottate dalla Regione  Lombardia  sulla  circolazione veicolare, in funzione delle classi emissive Euro, consentendone un effettivo controllo sul territorio comunale di  Milano, nonché il controllo di camion e veicoli di ampie dimensioni, seguendo il modello londinese.
Il PUMS promuove l'ulteriore diffusione dei mezzi in condivisione. Già oggi Milano è, con Parigi e Berlino,  un punto di riferimento europeo per questi servizi, che verranno estesi al punto che con ogni probabilità nei prossimi anni  ogni  cittadino sarà registrato ad almeno un servizio di sharing.  E' un'evoluzione  già  in  corso, grazie all'avvio del car sharing nel 2013, e che nei prossimi mesi vedrà l'aggiunta dello scooter sharing e delle bici a pedalata  assistita,  con  l'estensione di Bikemi fuori dalla cerchia della 90/91.
Un  altro  aspetto  fondamentale del Piano è la valorizzazione dello spazio urbano, attraverso interventi di moderazione della velocità veicolare (zone 30 e isole ambientali) che renderanno la città più sicura e sostenibile.  "Tra  le  grandi  città  italiane, Milano è quella che registra il più basso indice di mortalità sulle strade. La nostra priorità è rendere le strade di Milano  sempre  più  sicure  attraverso  provvedimenti  mirati a ridurre la velocità  stradale"  , sottolinea l'assessore Maran. Parallelamente il PUMS incentiva  la  mobilità dolce, rafforzando o la rete ciclabile e prevedendo una rete di itinerari pedonali.
Il  Piano  cerca  di  rendere  anche  più  efficienti le imprese milanesi e lombarde attraverso una gestione più  smart della logistica merci, che sviluppi alcuni progetti sperimentali già in corso, integrandoli con la low emission  zone  e consentendo una migliore gestione dei sistemi di carico e scarico.
Il  Piano  renderà Milano una città accessibile a tutti. In questo contesto si  inserisce  l'elaborazione  del  Piano  di  Eliminazione  delle Barriere Architettoniche (PEBA), che prevede l'offerta di applicazioni tecnologiche in  grado  di  fornire  informazioni  sulle condizioni di accessibilità dei percorsi stradali, oltre ad interventi puntuali per le aree di interscambio del trasporto pubblico.
La  piena  attuazione  del PUMS avrà come effetti positivi la riduzione del 25%  del  traffico nelle zone a velocità moderata, l'aumento della velocità del  trasporto  pubblico  del  17%,   il  decremento  della  congestione da traffico  dell'11%  e  la riduzione delle emissioni di gas climateranti del 27%.  Inoltre  il  PUMS  porterà  un  aumento  della  popolazione con buona accessibilità  al  trasporto  pubblico  del  142%.  Il  valore dei benefici complessivi  per  la collettività, secondo il documento presentato, risulta essere   oltre  il  doppio  del  valore  dei  costi  per  la  collettività, comprensivi degli investimenti.

venerdì 6 marzo 2015

Incontro col direttore del Parco delle Cave e le Associazioni

All'ordine del giorno della Commissione Mobilità, Ambiente e Parchi dell'ovest del 3 marzo, c'è stato il periodico incontro sul Parco delle Cave con le Associazioni e il direttore del parco dott. Salvetat.

- Situazione dei contratti di collaborazione con le Associazioni in essere;

Il direttore del parco ci informa che i contratti in scadenza all'interno del Paco delle Cave sono 4. Il contratto di collaborazione agricola con l'Associazione Cascina Caldera, stipulato col Settore Verde, verrà tramutato in un contratto agricolo gestito dal Settore Agricoltura. L'attuale contratto prevede una clausola che prevede una gestione agricola con particolare attenzione alla vita naturale del parco.

Le Associazioni sotto rinnovo sono quelle dei Pascatori "Il Bersagliere", Cabassi, Aurora e gli Arcieri "Shadow Archery Team". I contratti scadranno tra i mesi di giugno e luglio. Questi sono stati attivati 8 anni fa, stipulati nel 2007. L'orientamento dell'Amministrazione Comunale è quello di rinnovarli. Ma non è possibile rinnovarli tramite una determina dirigenziale. I contratti non riportano in modo esplicito il rinnova automatico. Il Settore ritiene corretto riformulare una delibera di Giunta con uno schema di convenzione per rinnovare i contratti.

Parco delle Cave

- Breve relazione sullo stato di avanzamento dei lavori alla Cava Ongari - Cerutti a cura del concessionario Italia Nostra Onlus;

I primi mesi da giugno 2014, sono stati utili per prendere conoscenza e possesso dell'area. Dopo 15 giorni è stato scoperto un accampamento abusivo che in seguito è stato sgomberato.

C'è stato il ripristino delle recinzioni in via Pompeo Marchesi per la maggior parte del perimetro. L'area non è aperta al pubblico.

Sono stati eseguiti diversi interventi di pulizia come nell'ex casa del custode.
Sono stati rimossi 59 q.li di immondizia (489 sacchi), 1.830 bottiglie di vetro, 74 q.li di ingombranti, 105 q.li di ferro e 14 q.li di fibrocemento.

Sono stati effettuati numerosi tagli della vegetazione infestante e differenti demolizioni di baracche, muri pericolanti, basamenti. Sono state smaltite un totale di 753 tonnellate di macerie.

Si stanno monitorando i livelli di falda in Cava, rilevati alti rispetto la media degli anni passati.
E' stato effettuato fatto un censimento del fitofago Anoplophora che è stato trovato in presenza limitata.

Censite anche le cassette Bat-box (per i pipistrelli), quelle cadute a terra sono state ricollocate sugli alberi.

Il consigliere del M5S, Paolo Conconi, ha fatto presente alla commissione che, durante i numerosi ed eccessivi tagli di alberi in Cava, non è stato effettuato il dovuto censimento dei nidi di rapaci notturni (3 specie presenti nel Parco). Questi potevano essere presenti nelle cavità delle piante durante il taglio. E' stato segnalato il caso dell'abbattimento di un albero con il nido di un Allocco presente all'interno, che in prima battuta era stato scambiato da Italia Nostra per un Gufo.


Il punto sul patrocinio per il progetto Camp Sport & Green 2015 è stato rimandato per l'assenza del rappresentante dell'associazione.

mercoledì 4 marzo 2015

Modifica delle linee bus di Zona 7 in vista dell'apertura delle stazioni di M5

Nella Commissione Mobilità, Ambiente e Parchi dell'ovest del 24 febbraio 2015, si è analizzata la proposta di riorganizzazione del servizio di trasporto di superficie, a seguito dell'apertura delle fermate della metropolitana M5 di San Siro Stadio, Trotter, Segesta, Lotto e Domodossola.
Presenti i tecnici della Direzione Centrale Mobilità, Trasporti, Ambiente ed Energia

Durante l'attesa dell'arrivo delle persone di ATM/AMAT e del Comune di Milano, il Presidente di Commissione ha dato notizia della donazione da parte di ANIA (Associazione Nazionale Italiana Assicurazioni) di 58 rastrelliere per bicilette per Baggio, con la possibilità di estendere l'installazione ad altri quartieri di zona.

In seguito all'arrivo dei rappresentanti di ATM/AMAT e del Comune, il Presidente ha introdotto il tema principale della serata, premettendo che ci saranno cambiamenti su tutte le linee di superficie.

Subito è intervenuto un cittadino di Zona 8, in rappresentanza dell'ACLI di Trenno, leggendo una proposta di 6 punti che consegnerà al Consiglio di Zona. Tra i punti citati, c'è la richiesta di mantenimento del
collegamento diretto della Linea 80 con Piazza De Angeli (via Novara, Rembrandt) e la sincronizzazione degli autobus:

"Il Circolo ACLI Gallaratese-Trenno, i Cittadini di Trenno e gli utenti della linea 80, riuniti in assemblea il 12 Febbraio 2015 a Trenno presso il salone Parrocchiale in via Ratti 2, CHIEDONO le seguenti azioni, attuabili subito per i punti 2, 3, 4, 5, 6 ed in occasione apertura M5 S.Siro (punto 1)
  1. 1)  Mantenimento del collegamento diretto per piazza DeAngeli (storico dal 1926) da Trenno lungo il percorso dello "Stradone Vercellese" (asse di vita vie Novara-Rembrant-DeAngeli).
  2. 2)  Sincronizzazione arrivi e partenze fra bus e metro da e per Trenno a M1 Bonola, (e in futuro M5 Stadio). Inoltre eventuali frequenze superiori ai 10' devono essere cadenzate a 12', 15', 20', 30', 60' per essere memorizzabili dagli utenti. Rendere tutte le partenze da p.za DeAngeli con "fermata di sintesi" fra le tre linee: l'utente "veloce" prende il bus che parte prima, mentre l'utente "comodo" siede al capolinea di singola linea. (linee 63-72-80).
  3. 3)  Corsia riservata e diritto di precedenza al bus sempre lungo tutto il percorso (anche alle rotonde) e totale asservimento al bus del software semaforico; questo per aumentare notevolmente la velocità commerciale, ridurre i costi e facilitare il viaggio agli utenti.
  4. 4)  Evitare le lunghe code di bus e veicoli privati al semaforo di Trenno (incrocio Flli Rizzardi, Lampugnano, Flli Gorlini, Ratti) con istituzione di "ZTL dinamica" con regola software "Quando la coda è maggiore di 100m, transito riservato a veicoli con contrassegno sosta 34 (Trenno, Gallaratese e QT8)" Con soli 4 pannelli a messaggio variabile (2 di preavviso e due di limitazione) e telecamere.
  5. 5)  Adeguamento di alcune fermate. Installare pensiline mancanti in via Balla, via Lampugnano 144, p.za Scolari; spostare fermata direzione DeAngeli da Flli Gorlini a p.za Scolari.
  6. 6)  Istituzioni nuove fermate. Per facilitare il trasbordo per l'Ospedale San Carlo (fra 72-80 e 49-64) all'incrocio Novara- S.Giusto; una coppia all'incrocio con via Mafalda Savoia in via Cilea a nordest della rotonda (trasbordi fra 69-80 con attraversamento pedonale), singola a Boschetti in via Novara appena dopo la immissione da via Cascina Bellaria (cumulativa per trasbordi fra 80 e 64-72-423).
L'iniziativa da parte del Circolo ACLI Gallaratese-Trenno, dei Cittadini di Trenno e degli utenti della linea 80, vuole essere propositiva e proattiva, e si pone a supporto dell'amministrazione comunale per decidere interventi di miglioramento dei servizi ai cittadini."

Il presidente di commissione ha spiegato che la filosofia di modifica delle linee è stata quella di accociare i percorsi complessivi, in modo da ridurre i tempi di interarrivo.

Sono state mostrate le mappe su slide con i percorsi delle varie linee di superficie di Zona 7, ma che non includono le informazioni relative alle fermate e le rispettive coincidenze.

Linea 72: diventa una linea tangenziale a tutta la Zona 7, invece che radiale verso il centro come tutte le altre linee. Toccherà Cimitero Maggiore, Molino Dorino, Quarto Cagnino, Quinto Romano, Baggio, Figino. Da Quarto C. segue il vecchio percorso (quello attuale) della linea 64. Raggiunge poi anche Milano Ovest.

Linea 80: attestazione a Quinto Romano, percorso via Novara - De Angeli. La 80 non passerà più per via Carlo Marx che verrà servita da altra linea.
Ad esempio, il percorso verso l'ospedale San Carlo verrà fatto dalla linea 423. La linea 423 da Sant'Elena seguirà il percorso della ex linea 64 e andrà verso L'ospedale San Carlo.
La Linea 80 verrà potenziata sulla tratta Rembrandt/Rubens.

Linea 64: toccherà Bonola, Trenno, San Siro, Lorenteggio e Corsico.

Linee 49 e 78: si scambiano il percorso in zona San Carlo. La 49 da Quarto Cagnino verso la fermata M5;
la 78 va verso M5 e poi lungo via Pinerolo.

Linea 63: Bisceglie, Q.re Olmi.

Il presidente di commissione ha sottolineato che con le modifiche  esposte, si avranno tempi fino a 25 minuti per raggiungere la metrò da Quinto Romano. Questo perchè la linea 80 da Quinto R. percorrerà via Novara, mentre la 63 da Trenno porterà ad M5. Il presidente Grioni propone lo scambio tra le due linee per ovviare al problema, dato anche che da Trenno si raggiunge Bonola con una media di 3 minuti.

La M5 verrà aperta il giorno 27 di Aprile.

La linea temporanea 16 rimarrà in esercizio. Inoltre, al suo ripristino, il tram 16 resterà in esercizio sebbene in parte sovrapposta alla M5, in quanto le fermate del metrò sono molto distanti tra loro ed occorre raccogliere utenza localmente.

Come alcuni cittadini presenti, ho richiesto la documentazione presentata da rendere disponibile al pubblico e agli stessi membri della commissione. Inoltre, se siano stati valutati bacini di utenza presenti e futuri ed i tempi medi di percorrenza/attesa per i diversi quartieri e, se anche i documenti relativi a questo verranno resi disponibili. Il presidente e AMAT hanno risposto che lo studio è certamente stato fatto ma, che quanto presentato è una proposta. 

Infine, sono stato contrario in votazione per decidere se presentare la proposta con le modifiche del presidente, direttamente in Consiglio di Zona. Sul voto alla proposta mi sono astenuto.

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